Di recente il gruppo di ricerca sul Fondo Demenze, in seno all'Istituto Superiore di Sanità e in collaborazione con i referenti regionali al Tavolo Nazionale Permanente sulle demenze, ha pubblicato i risultati descrittivi di una Survey sui Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CDCD) italiani. I CDCD sono servizi specialistici in cui si effettua la valutazione, diagnosi e si prescrive il trattamento per le persone con demenza. In Italia insistono 534 CDCD, di cui 450 risultavano attivi nel 2019 (pre-pandemia) ed hanno risposto alla survey. Tra questi, il servizio di telemedicina è offerto nel 45.8% delle strutture (ma in misura significativamente inferiore nel Sud del Paese, 31.3%), solo il 23.1% utilizza strumenti digitali per il monitoraggio delle funzioni cognitive e la stessa percentuale fornisce servizio di teleriabilitazione cognitiva (a distanza). Eppure sono molte le zone "periferiche" del Paese, ossia distanti più di un'ora di auto o mezzi pubblici dai centri in cui sono presenti i CDCD. Abstract nel primo commento.
Indagine nazionale sui Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze
by Francesco Giaquinto -
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Ri: Indagine nazionale sui Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze
by Francesco Giaquinto -
Introduzione
E' stata condotta una nuova indagine nazionale sui Centri Italiani per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CCDD). L'obiettivo è quello di fornire una descrizione completa delle caratteristiche, degli aspetti organizzativi dei CCDD e delle esperienze fatte durante la pandemia di COVID-19.
I metodi
L'elenco di tutti i CCDD nazionali è stato richiesto ai delegati di ogni regione italiana. Il questionario online è suddiviso in due sezioni principali: una sezione profilo, contenente informazioni sulla sede e sull'accessibilità, e una scheda di raccolta dati che riguarda l'organizzazione, i servizi, i trattamenti, le attività e le eventuali interruzioni dei servizi causate dall'epidemia di COVID-19.
I risultati
In totale, 511 strutture su 534 (96%) hanno completato la sezione del profilo, mentre 450 CCDD su 534 (84%) hanno completato anche il modulo di raccolta dati. Quasi la metà dei CCDD (55,1%) opera per 3 o meno giorni alla settimana. Circa un terzo delle strutture aveva almeno due figure professionali tra neurologi, geriatri e psichiatri. Nel 2020, solo un terzo delle strutture era sempre aperto, ma nel 2021 due terzi delle strutture erano aperte.
Conclusioni
Il presente lavoro fornisce un aggiornamento sullo stato attuale delle CCDD in Italia, che presenta ancora una notevole eterogeneità. L'indagine ha rivelato un modesto miglioramento nel funzionamento delle CCDD, anche se sono ancora necessari notevoli sforzi per garantire la diagnosi e la cura dei pazienti affetti da demenza.
Bacigalupo, I., Giaquinto, F., Salvi, E. et al. A new national survey of centers for cognitive disorders and dementias in Italy. Neurol Sci 45, 525–538 (2024). https://doi.org/10.1007/s10072-023-06958-8
E' stata condotta una nuova indagine nazionale sui Centri Italiani per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CCDD). L'obiettivo è quello di fornire una descrizione completa delle caratteristiche, degli aspetti organizzativi dei CCDD e delle esperienze fatte durante la pandemia di COVID-19.
I metodi
L'elenco di tutti i CCDD nazionali è stato richiesto ai delegati di ogni regione italiana. Il questionario online è suddiviso in due sezioni principali: una sezione profilo, contenente informazioni sulla sede e sull'accessibilità, e una scheda di raccolta dati che riguarda l'organizzazione, i servizi, i trattamenti, le attività e le eventuali interruzioni dei servizi causate dall'epidemia di COVID-19.
I risultati
In totale, 511 strutture su 534 (96%) hanno completato la sezione del profilo, mentre 450 CCDD su 534 (84%) hanno completato anche il modulo di raccolta dati. Quasi la metà dei CCDD (55,1%) opera per 3 o meno giorni alla settimana. Circa un terzo delle strutture aveva almeno due figure professionali tra neurologi, geriatri e psichiatri. Nel 2020, solo un terzo delle strutture era sempre aperto, ma nel 2021 due terzi delle strutture erano aperte.
Conclusioni
Il presente lavoro fornisce un aggiornamento sullo stato attuale delle CCDD in Italia, che presenta ancora una notevole eterogeneità. L'indagine ha rivelato un modesto miglioramento nel funzionamento delle CCDD, anche se sono ancora necessari notevoli sforzi per garantire la diagnosi e la cura dei pazienti affetti da demenza.
Bacigalupo, I., Giaquinto, F., Salvi, E. et al. A new national survey of centers for cognitive disorders and dementias in Italy. Neurol Sci 45, 525–538 (2024). https://doi.org/10.1007/s10072-023-06958-8